APOCOPE, se magna o s’ ‘e mmagna?

Coccosa magna o se magna ‘st’apocope!

L’apocope è la caduta di suoni rappresentati da una o piú sillabe finali.

Una o piú consonanti non son rappresentative da sole di un suono che viene infatti fornito dalla vocale di accompagnamento.

L’apocope dev’essere indicata con un segno diacritico () che si chiama aferesi e che indicheremo con una sorta di “apostrofo al contrario”…(segnandolo da destra verso sinistra) quando a cadere è una sillaba vocalica e non un gruppo consonantico (cfr. qua(le)→qua’.

La caduta della sillaba invece esige l’accento nel caso degli infiniti dei verbi dove la caduta della sillaba finale (re)  lascia una parola terminante per vocale che va accentata tonicamente (cfr. parlà che è da parla(re) – capí che è da capi(re) e cosí via.

Infatti in questo caso mettere il segno dell’apocope (‘) porterebbe ad avere parla’ – capi’ che non consentirebbero l’esatta pronuncia di parlà o capí, ma andrebbero pronunciati parla e capi; l’accento in luogo dell’apocope mette le cose a posto

In napoletano i monosillabi apocopati di una sola consonante non necessitano di alcun segno diacritico (ad. es. mo =ora, adesso che è da mox), cu= con,da cum,pe=per da pe, po= poi,da post) etc.

 

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